La fabbrica brindisina di costruzioni di botti in legno per il trasporto e la conservazione dei vini, divenuta famosa in tutto il territorio nella prima metà degli anni Venti del secolo scorso, era stata fondata nel 1918 da Domenico De Benedetto. L’esperto artigiano cominciò la sua avventura imprenditoriale in un piccolo laboratorio che, ben presto, ebbe necessità di ampliare, assumendo anche diversi falegnami e manovali, i cosiddetti vuttari. Questo è stato solo l’inizio di una grande espansione, favorita dall’aumento della richiesta di botti dovuta allo sviluppo esponenziale della vitivinicoltura brindisina. Domenico De Benedetto gestì

in maniera lungimirante la sua impresa, che divenne famosa oltre i confini regionali e nazionali, con l’esportazione dei suoi prodotti in Paesi come la Grecia, l’Argentina, il Canada, l’Australia, Cipro, la Palestina e il Libano. A tutto ciò è seguita l’apertura di una succursale a Latiano e, infine, negli anni Cinquanta, di una grande fabbrica nei pressi del canale Cillarese, presa in mano dal figlio Francesco dopo la morte del padre. Questi ha proseguito lo straordinario percorso dell’azienda famigliare, trasformando poi l’originale attività artigianale con l’apertura di una fabbrica specializzata nella realizzazione di materiali in legno per imballaggi nella zona industriale di Brindisi.